venerdì 7 maggio 2010

SENTIERI D'ABRUZZO - VAL CHIARINO

L’Abruzzo, come poche altre regioni, vanta una diversità paesaggistica disarmante. Dai colli in fiore alle spiagge dorate, fin su in alto dove osano le aquile, la nostra terra offre un’armoniosa visione della natura a trecentosessanta gradi, sia a livello faunistico che floristico. La redazione di Futuro Comune, con la nuova rubrica “Sentieri d’Abruzzo”, si propone di esplorare, almeno a livello testuale, lo splendore incontaminato del territorio attraverso l’analisi e il racconto di eventi, escursioni, festività e quant’altro orbiti nella realtà dell’ambiente montano, sempre più in via di spopolamento, con un occhio di riguardo per le zone e le località legate alla provincia teramana. Vorrei iniziare il nostro viaggio all’interno della dorsale appenninica con una cartolina della Val Chiarino, vero e proprio Eden del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Percorrendo da Teramo la statale 80, la strada maestra del Parco che collega il capoluogo alla costa, si raggiunge la Centrale Idroelettrica di Provvidenza in prossimità di Ortolano, piccolo paese che precede il Valico delle Capannelle. Qui per la nostra gita fuori porta si deve obbligatoriamente lasciare il proprio mezzo giacché, l’anno passato, la via che ci apprestiamo ad affrontare è franata a causa di un’alluvione. In altri tempi, con la dovuta cautela, il sentiero era battuto da fuoristrada e audaci piloti della domenica. Superata la diga che permette la captazione per la produzione di energia elettrica delle acque del Vomano, seguiamo il facile e largo tratturo sulla destra che in meno di due ore conduce alla valle. Il tragitto si sviluppa all’interno del bosco e non richiede particolare capacità di orientamento. In prossimità della meta s’incontra il complesso in restaurazione della masseria Cappelli, dove si potrà tirare il fiato e magari sbocconcellare qualcosa. Continuando il cammino, all’incirca in dieci/quindici minuti, il bosco si dirada e sboccia, in tutta la sua straordinaria bellezza, la Val Chiarino, spaziosa radura accerchiata da vette e popolata da animali selvaggi quali camosci, cervi, lepri etc etc. Situata alle pendici del Monte Corvo la valle è sorvegliata, oltre che dalla già citata altura, dagli sguardi severi del Pizzo di Camarda e del Monte Ienca (che nasconde la vista del San Franco, rilievo gemello, famoso per la sua sorgente). Al centro della vallata, posta intorno ai 1500 mt, sorge la distinta struttura in pietra del rifugio Fioretti (foto), bivacco privato e aperto su prenotazione. Giunti al ricovero, posate lo zaino e immergetevi nel paesaggio fiabesco aspirando la pace che vi dimora. Il sentiero, per completezza d’informazione, non termina al Fioretti ma continua verso la sella di Monte Corvo, dove un’escursionista con adeguata esperienza e conoscenza può impegnarsi lungo la via, in cresta, per spingersi sino i 2600 mt della vetta o preferire altri percorsi affascinanti. Seguendo il tragitto a ritroso, con un’ora e mezzo di cammino, si giunge al punto di partenza. Calmi e sereni dopo una splendida giornata trascorsa tra i boschi, slacciamo gli scarponi e torniamo in città, maledicendo i fumi tossici che la ghermiscono.

commenti

1 Responses to "SENTIERI D'ABRUZZO - VAL CHIARINO"
Anonimo ha detto...
7 maggio 2010 alle ore 17:49

fantastico!


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