sabato 22 maggio 2010

Seminario ”Agricoltura blu, la vita italiana dell'agricoltura conservativa"

Giovedì 27 maggio 2010 ore 9, Aula B Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Teramo Il gruppo studentesco S.A.T.U.R.N.O. e l’associazione culturale MIU dell’Università degli Studi di Teramo in cooperazione con i docenti della Facoltà di Agraria, per interpretare i valori culturali e scientifici della biodiversità, hanno organizzato un ciclo di tre seminari per approfondire e dibattere su alcune tematiche di estrema attualità. Il primo seminario si è svolto Mercoledì 28 aprile ed è stato rivolto all’Agricoltura delle denominazioni; a seguire il 6 maggio è stata trattata la “Biodiversità funzionale all’Agricoltura” mentre il 27 maggio si conclude con il seminario “Agricoltura Blu, la via italiana dell'Agricoltura Conservativa”, di cui il Centro di ricerca in agronomia e produzioni vegetali dell’Università degli Studi di Teramo è leader scientifico in Italia e nel mondo congiuntamente alla FAO, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione. Dopo i saluti del Rettore Rita Tranquilli Leali e Dino Mastrocola, Preside della Facoltà di Agraria, Michele Pisante, Prorettore per la Ricerca dell’Università degli Studi di Teramo introdurrà i lavori illustrando il rapporto tra Agricoltura e Cambiamenti Climatici, i rischi, le sfide, quali opportunità. A seguire interverranno Giuseppe Elias, Presidente AIGACoS “Agricoltura Blu” un sistema di produzione efficiente e produttivo. Barbara Lazzaro, dirigente Servizio Politiche Agroambientali Regione Veneto, si soffermerà sulla Misura 214i, Gestione agro compatibile delle superfici agricole Azione 1 “Agricoltura Blu”. Rodolfo Santilocchi, Preside Facoltà di Agraria Università Politecnica delle Marche, “Lavorazioni e fertilità del suolo nuove evidenze scientifiche“. Fabio Stagnari, Ricercatore di Agronomia e coltivazioni erbacee Università degli Studi di Teramo “Pratiche agronomiche innovative e indicatori di risultato per la sostenibilità dell’agricoltura”. Le conclusioni sono affidate a Mauro Febbo, Componente la Giunta Regionale d’Abruzzo con delega alle Politiche Agroalimentari e agli esperti e tecnici dell'Assessorato alle Politiche Agricole d' Abruzzo. "Coltivare per il mercato producendo ambiente". L`agricoltura più evoluta, oggi, è quella multi produttiva restando sul mercato, producendo ambiente, mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Già alla fine degli anni novanta l’AIGACoS, l’Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e Conservativa del Suolo, nell’intento di favorire una migliore e conforme percezione del sistema di produzione ha promosso la diffusione e l’adozione del nuovo modello di gestione produttiva introducendo anche una nuova terminologia: Agricoltura Blu per sottolineare l’importanza particolare dell’acqua -identificata cromaticamente nel colore blu- sul delicato equilibrio che l’agricoltura riveste nei riguardi dell’ambiente e con l’auspicio di contrassegnare un marchio di produzione riconoscibile nella complessa filiera agro-alimentare. I principi propri e la terminologia appropriata dell’Agricoltura Blu sono ampiamente riportati, spiegati, illustrati e documentati dal Prof. M.Pisante (2007) nel volume edito dal Gruppo editoriale Il Sole24 Ore “Agricoltura Blu. La via italiana dell’agricoltura conservativa. Principi, tecnologie e metodi per una produzione sostenibile” e riconosciuti a livello Comunitario (Comunità Europee, 2009), si tratta ora di renderli applicabili a livello nazionale, regionale e locale, attraverso misure dedicate a queste nuove opportunità che si generano a livello globale per favorire lo sviluppo locale. Nel 2009 la Regione Veneto, per prima in Italia ha introdotto nel PSR la Misura 214i, Gestione agro compatibile delle superfici agricole Azione 1 “Agricoltura Blu”. Agricoltura Blu significa incorporare carbonio organico nel suolo agrario e ridurre le emissioni di CO2 nell`atmosfera; significa salvaguardia delle risorse naturali, riduzione del fabbisogno irriguo per le colture e, nel tempo, incremento della sostanza organica nel terreno, quindi fertilità agronomica, quindi riduzione di fertilizzanti e agrofarmaci. Agricoltura Blu è ormai sinonimo di rispetto dell'equilibrio naturale tra il territorio e l'uomo nell'ottica di uno sviluppo eco-sostenibile.
 Alessio Soldato

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