mercoledì 26 maggio 2010

Ritirata la delibera sul dirottamento dei fondi per il terremoto

L’AQUILA-Dopo lo scontro in Regione Chiodi ritira la delibera riguardante gli “interventi normativi e finanziari per l'anno 2010" approvata il 17 maggio. Il documento prevedeva variazioni di bilancio per 34 milioni di euro, destinando 16,1 milioni di euro (fondi del terremoto) e 6,8 milioni di euro (provenienti dalle assicurazioni immobiliari riscosse nella provincia de L’Aquila) ad altre spese regionali. Il denaro sarebbe servito a finanziare: attività culturali, musicali, socio-assistenziali e a interventi su edifici di culto e strutture sportive nella regione. Nello specifico: al liceo Braga di Teramo si destinavano 350 mila euro, 2 milioni e 250 mila erano previsti per l’aeroporto di Pescara, 13 milioni e 500 mila sarebbero stati spesi per pagare conguagli del trasporto pubblico locale. La delibera è stata subito osteggiata anche all’interno della maggioranza stessa. Chiodi era appoggiato solamente dall’assessore al bilancio Masci attaccato da De Matteis, il quale ritiene che non si possano usare a discrezione degli amministratori i fondi per il terremoto. Forti sono state anche le posizioni degli aquilani Giuliante e Ricciuti che hanno premuto per il ritiro del documento. Si può dire che si sia svolto un agguerritissimo consiglio, fomentato dai risentimenti dei cittadini aquilani. Promossa dal vicepresidente D’Amico, dal consigliere Di Pangrazio, da Lolli e dalla Pezzopane nasce l’idea di un patto per L’aquila, per evitare l’uso inappropriato dei fondi per il sisma. Dopo numerose sollecitazioni da parte dei cittadini aquilani si muovono, quindi, i politici locali che hanno l’importantissimo compito di assicurare il corretto e trasparente uso del denaro pubblico e delle donazioni ricevute in seguito al tremendo evento che ci ha colpiti il 6 aprile.
Carosi Domenica

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