mercoledì 5 maggio 2010

POPOLO, STORIA DI UNA VITTIMA SACRIFICALE RICORRENTE

Era il 6 Dicembre 1996, ed un giovane Cristopulos qualunque appena diplomato riesce a trovare impiego presso la fabbrica dove fino a qualche anno fà aveva lavorato il padre, ora in pensione. Lo stipendio non era altissimo ma nella busta paga che riceveva ogni mese c'erano abbastanza Dracma da garantirgli una vita piena e soddisfacente. Era il 27 Marzo 2003, anche in Grecia come in tutta Europa da un annetto è entrato in vigore l'Euro e Cristopulos inizia ad accorgersi che il suo stipendio non dura più come una volta. Ma la vita gli sorride comunque, da un pò ha conosciuto una ragazza ed insieme pensano alle nozze. Era il 6 Giugno 2009, la Grecia è investita anch'essa dalla crisi economica e Cristopulos è disperato: col suo stipendio non arriva più neanche alla terza settimana del mese ed ora sono in tre in famiglia. Come se non bastasse, la fabbrica dove lavora da 13 anni è arrivata quasi al fallimento ed a breve per forza di cose dovrà essere licenziato. Era il 27 Aprile 2010, Cristopulos da qualche mese è senza lavoro e con una moglie e un figlio di 5 anni da mantenere. Apprende dalla televisione che il suo paese è in bancarotta: la Grecia è indebitata a tal punto che è come se ogni cittadino avesse un debito di 25.000 € a testa e per i titoli di stato in scedenza sarà necessaria una nuova ri-emissione. Sente dire che il Ministro Papandreu, dopo che ha ottenuto i finanziamenti dall'UE e dal FMI, ha dichiarato di voler riportare il deficit al 3% entro il 2012, e che questo influirà negativamente sui salari, sulle pensioni e perfino sui piccoli risparmi depositati in banca. E' la mattina del 5 Maggio 2010, Cristopulos non ce la fa più. Lui che è sempre stato un onesto lavoratore e che ha sempre rispettato con rigore le leggi, si ritrova ad essere una vittima del sistema malato greco. Sà che non ha colpe, sà infatti che i responsabili sono altri, tutti quei politici corrotti, quella pubblica amministrazione spendacciona, quelle banche usuraie. Non ha più niente da perdere, è arrabbiato per tutto quello che sta succedendo a lui e alla sua famiglia, impugna un bastone e si appresta a scendere in piazza insieme ad altre migliaia di Cristopulos qualunque per protestare contro questa situazione di cui sono le principali vittime. Atene, Patrasso, Salonnico: scontri, incendi, feriti, 3 morti. E putroppo siamo solo all'inizio...
 

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