Se amate l'abbronzatura ma non volete rimetterci la pelle, ci sono piccoli ma utilissimi accorgimenti: l'Istituto Superiore di Sanità ha di recente calcolato che ogni anno aumentano di circa il 5 per cento i casi di melanoma della pelle. Tra gli imputati ci sono le esposizioni selvagge al sole. Per questo dalla categoria dei dermatologi arriva un monito: mai scendere sotto l'Spf30, la protezione alta che, si sa, non evita l'abbronzatura, ma libera piuttosto da danni più seri alla pelle. Ma per abbronzarsi in modo sano non basta usare una protezione solare 30, sono bensì necessari anche piccoli accorgimenti che raddoppiano le difese necessarie alla pelle.
La protezione può essere potenziata se preparate l'epidermide con un antiossidante; dal momento che i solari schermano circa il 96% dei raggi ultravioletti, ma contrastano l'azione dei radicali liberi solo fino al 55%. Ed è per tale motivo che diviene consigliabile integrare la protezione applicando, prima della crema, un siero con antiossidanti, come vitamina E, acido L-ascorbico, acido lipoico, acido ferulico o floretina.
La protezione può diventare over 30 combinando filtri chimici e filtri fisici. I primi neutralizzano le radiazioni solari grazie a molecole di sintesi che intrappolano i raggi e non li fanno arrivare all'epidermide; i secondi, invece, più adatti alle pelli fotosensibili, creano un vero e proprio blocco che li respinge. In commercio esistono già alcuni prodotti high-tech che propongono questo mix, ma in alternativa potete combinare una crema con filtro fisico e una con filtro chimico.
Il fattore di protezione può aumentare anche lavorando dall'interno, con integratori al betacarotene, selenio e vitamina E si potenzia la biodisponibilità di melanina, cioè la produzione del pigmento che è la protezione naturale della pelle.
Vanno assunti da un mese prima di esporsi al sole, per tutta la durata delle vacanze e per un mese dopo il rientro.