martedì 4 maggio 2010

Scajola, il ministro che si dimise 2 volte.


ROMA - "Una scelta giusta", perché "quello che ha detto non è mai stato convincente", con le dimissioni che rappresentano "uno scossone piuttosto forte" per la maggioranza perché arrivano "in una fase in cui l'impasse politica della maggioranza è conclamata". Così Pier Luigi Bersani, in collegamento con 'Repubblica Tv', ha commentato le dimissioni di Claudio Scajola da ministro dello Sviluppo economico dopo la bufera giudiziaria che lo vede coinvolto sull'inchiesta per gli appalti per il G8 della Maddalena. Per Bersani, "è evidente che se Scajola non ha nient'altro di aggiungere è inevitabile dimettersi. Aggiungo che voglio credere che questo verminaio di meccanismi, appalti, procedure straordinarie, venga scavato fino in fondo - ha sottolineato il leader Pd - è una vicenda intollerabile, non possiamo tollerare che nel cuore dello Stato vi siano ponti aperti alla corruzione". Bersani ha anche valutato le conseguenze politiche del gesto di Scajola per la maggioranza: "E' uno scossone piuttosto forte, perché avviene in una fase in cui l'impasse politica della maggioranza è conclamata". Per il segretario del Pd, "è evidente che dopo le liti nella maggioranza, le posizioni di Fini, queste vicende di fatti di corruzione sono un ulteriore ingrediente per una situazione che si sta facendo molto intricata e paludosa". E ha poi evidenziato l'importanza del ministero che ora si trova senza guida: "Mi viene in mente che domani c'è una riunione al ministero per gli operai della chimica, si troveranno davanti un funzionario, speriamo bene. Si tratta di un ministero che ha nelle mani l'insieme dei problemi dell'economia reale, invaso da un numero enorme di problemi. E' una cosa sconcertante, incredibile, sono molto colpito da questa vicenda. Conosco il rilievo di quel ministero, ci guarda anche il mondo, avere fatti del genere lascia sconcertati". "Prendiamo atto delle dimissioni volontarie del ministro Scajola, che avrà modo di chiarire la sua posizione. E così si bloccheranno le inutili e dannose strumentalizzazioni politiche di questi giorni", ha commentato il presidente dei senatori leghisti Federico Bricolo. Di "dimissioni motivate dalla volontà di difendersi più liberamente, svestito dal ruolo istituzionale" parla il ministro della Giustizia Angelino Alfano che aggiunge: "Si è trattato di un gesto determinato dalla volontà di rendere un servizio al Paese. E' un gesto che gli consente di difendersi dinanzi all'opinione pubblica di fronte a un attacco derivato dalle notizie pubblicate dai giornali e che gli consentirà di parlare svestito da una carica istituzionale di fronte ai giudici". "Italia dei valori ha fatto bene a chiedere le dimissioni di Scajola. Il ministro si difenda nei modi che ritiene opportuni, ma venga lo stesso in Parlamento a spiegare i suoi comportamenti e vada pure dai magistrati. Berlusconi dimostri senso dello Stato accettando le sue dimissioni, evitando di fare un passo avanti e due indietro come suo solito", ha detto Felice Belisario, presidente dei senatori Idv. "Un gesto di trasparenza" lo ha definito il ministro della Salute Ferruccio Fazio, mentre di "un atto corretto" ha parlato il presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro aggiungendo: "Ha fatto bene a presentare le dimissioni, la sua posizione era difficilmente sostenibile". "Prendiamo atto della sofferta decisione del ministro Scajola e ne apprezziamo il coraggio", ha detto dal canto suo il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri, al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. La linea scelta del Pd sul 'caso Scajola', con la richiesta di spiegazioni in Parlamento prima di pensare ad una eventuale mozione di sfiducia, "ha portato risultati", osserva dal canto suo il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini: "Se avessimo depositato una mozione di sfiducia difficilmente si sarebbe arrivati alle dimissioni. Invece la linea di richiesta di chiarezza in Parlamento ha portato risultati. Merito del Pd". "Dopo la scandalosa gestione del G8 di Genova del 2001, il caso Marco Biagi e gli appartamenti con vista sul Colosseo ci permettiamo di suggerire a Claudio Scajola di ritirarsi dalla vita politica. Le sue dimissioni sono comunque una bella notizia: la cultura dell'arroganza e della prepotenza, propria del belusconismo, riceve finalmente un durissimo colpo", afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci. "Le dimissioni del ministro Scajola erano un'atto dovuto, quindi andavano date al più presto. Il problema è un altro: perché non si dimette il capo della Protezione civile Guido Bertolaso? Forse perché coperto dai veri poteri forti? Attendiamo risposte", afferma il portavoce della Federazione della sinistra, Paolo Ferrero.
 

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