In questa società mercenaria, in cui tutto è in vendita, il volontariato appare una figura atipica, che non partecipa al rito del guadagno, ma che dedica il proprio tempo all'assistenza dei deboli, per dare un minimo di dignità a chi non è in grado di soddisfare nemmeno i bisogni primari. Queste persone per lo più sconosciute, spesso organizzate in associazioni, rappresentano una struttura fondamentale nel campo della solidarietà e del soccorso. Il volontario, quindi, non applica la filosofia del consumismo, che impone desidere crescenti da realizzare, necessità di maggiori guadagni, ma si sofferma a cogliere la vera essenza della vita che non è nel materialismo delle cose, ma nella gioia di donare il proprio tempo, impegno e capacità per rendere migliore l'esistenza di chi è meno fortunato. Dove vi è sofferenza il volontario è sempre presente, nonostante i rischi e i pericoli cui spesso va incontro e sopratutto nonostante l'ingratitudine e l'indifferenza che circonda la sua opera. Bisogna quindi rilevare quanto quest'attività fondamentale non sia sufficientemente pubblicizzata in particolare dai mezzi d'informazione. I giornali, le televisioni, le radio, dovrebbero rappresentare la realtà del mondo in cui viviamo, perchè vi sia coscienza di tutto ciò che sta intorno a noi. Purtroppo molto spesso ciò non avviene, di solito per motivi di guadagno; rende molto di più la cronaca nera, la politica, il gossip, perche sono motivo di estremo guadagno. Il volontariato, invece, regala non vendendo nulla e quindi non partecipa a quel meccanismo che immette denaro per produrre altro denaro. Raramente possiamo assistere a trasmissioni che abbiano mostrato l'incredibile opera dei medici senza frontiere, dei volontari della Croce Rossa presenti in ogni angolo del mondo, di quelle persone che hanno abbandonato una professione che avrebbe garantito loro fama e denaro, per recarsi, invece, in paesi dove le mine mietono vittime quotidianamente e dove le malattie fanno morire i bambini come le mosche. A causa di tutto ciò, ritengo che l'opinione pubblica non sia pienamente cosciente del prezioso servizio che offre il volontario, quindi difficilmente potrà agevolare lo sviluppo delle associazioni di volontariato, che necessitano sempre di più, a causa delle continue emergenze, di mezzi ingenti. Concludo dicendo che il volontariato deve essere un'attività svolta con il cuore, slegata da interessi economici ed inoltre, non deve essere sentita come un obbligo o un impegno, ma come una spinta interiore che porti ad aiutare il prossimo.
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