giovedì 22 aprile 2010

I GIOVANI DEMOCRATICI RISPONDONO ALLE ACCUSE


TERAMO - Con un comunicato apparso sul profilo del social network facebook, Stefano Diodati e Moreno Fieni rispettivamente responsabile università e segretario provinciale dei Giovani Democratici Teramo, hanno voluto rispondere a chi ha accusato la giovanile democratica di "trasformismo elettorale" in occasione delle recenti elezioni universitarie. "Una giovanile di partito che non ha rappresentanza all’interno dell’università manca uno dei suoi obiettivi primari, la sfida più grande è quella di restituire dignità ad una nazione che non scommette sulla cultura - esordiscono - è con questa volontà che qualche mese fa i neo-costituiti Giovani Democratici di Teramo hanno deciso di partecipare alle elezioni universitarie, nel tentativo di unire in un solo gruppo le varie esperienze presenti all’interno dell’organizzazione. È con lo spirito di collaborazione e partecipazione, che ha contraddistinto sin dall’inizio l’attività della giovanile, che abbiamo lavorato alla costituzione del nuovo gruppo Prospettiva Studentesca, frutto di attente decisioni programmatiche al fine di garantire una concreta rappresentanza degli studenti all’interno dell’ateneo. Stanchi di piccoli potentati che tendono all’autoperpetuazione, già malati, in tenera età, della patologia della poltrona, stanchi di vedere le esigenze delle singole facoltà non prese in considerazione e quelle scientifiche, caratterizzate da un numero inferiore di iscritti, considerate come riserve di caccia al voto per candidati del polo umanistico, abbiamo deciso di presentarci con una formazione innovativa ma che tenesse conto dell’esperienza come indispensabile base da cui partire. È per questo motivo che abbiamo scelto di candidare agli organi centrali, ragazzi che avessero già fatto un percorso di accreditamento all’interno degli organi di facoltà e disposti all’impegno quotidiano, seguendo un principio di meritocrazia e rappresentatività che non ha mostrato eguali in alcun altro gruppo studentesco. Sempre con la stessa ottica, abbiamo realizzato accordi programmatici mirati a soddisfare le reali esigenze degli studenti, trasversali a qualunque tipo di ideologia politica e necessari, per il sistema elettorale vigente in ateneo, a garantire che una rappresentanza, comunque minoritaria all’interno di organi decisionali così importanti, potesse essere supportata da una componente numerica sufficiente." "Rimandiamo dunque al mittente qualunque forma di accusa di un paventato trasformismo elettorale - continuano - formulato attraverso accordi con componenti politiche di matrice diversa dalla nostra. Del resto, contatti con altri gruppi hanno palesemente riportato alla luce vecchi rancori personali ed una sostanziale incapacità politica nell’assumere un’ottica lungimirante, nonché la volontà di annientare la logica, da noi fatta propria, di procedere all’unanimità in un percorso formativo così importante e delicato quale quello all’interno dell’università." Concludono Diodati e Fieni: "Alla luce dei risultati, possiamo dire con orgoglio che la nostra scelta è stata premiata attraverso un vasto consenso da parte degli studenti, in ogni facoltà del nostro ateneo. Otteniamo il risultato di essere la lista che ha ricevuto i maggiori consensi globali (circa 1200 voti) e di conseguenza un congruo numero di rappresentanti che stanno lavorando sin d’ora per mettere in campo un’azione sinergica nel segnalare e risolvere i problemi dell’ateneo."
 

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