Puntellamenti e messa in sicurezza nel cratere: truffe ai danni dei comuni di Calascio e Santo Stefano

L'AQUILA - Nuove truffe e raggiri nel cratere; la Procura de L’Aquila rende nota la vicenda che ha investito i due comuni del capoluogo nei quali una ditta umbra ha eseguito lavori di puntellamento con materiale eccedente rispetto a quello necessario che ha portato a lievitare le fatture rispetto ai prezzi di preventivo. I carabinieri di Calascio e Santo Stefano, oltre al sequestro degli immobili e dei puntellamenti, si sono appropriati degli atti riguardanti l’appalto alla ditta umbra e delle fatture. Sotto accusa anche il legale della ditta che, da quanto si legge dagli atti dell’accusa, ha attuato “artifici e raggiri consistenti nell’eseguire opere di messa in sicurezza posizionando un numero eccessivo di giunti rispetto a quello necessario”. L’accusa ipotizzata è di truffa con l’aggravante dal fatto che l’illecito è stato commesso ai danni di un ente pubblico. Inoltre sono state controllate le liste delle ditte a cui sono stati appaltati i lavori di messa in sicurezza a L’Aquila, tra le quali figura il Consorzio Federico II (unione imprese aquilane) e la BTP di Fusi e Di Nardo coinvolte nelle inchieste sugli appalti.

La procedura secondo la quale si assegnano gli appalti si compone di diversi passaggi: è l’ufficio tecnico a occuparsene con il mezzo della chiamata diretta, le ditte sono rintracciate attraverso l’ANCE (associazione dei costruttori) e controllate dal prefetto. I progetti di puntellamento, invece, sono eseguiti dai tecnici della sovrintendenza guidati da Marchetti, vicecommissario della protezione civile con delega ai beni culturali. In modo approssimativo si può affermare che il prezzo del puntellamento di una casa privata s’aggiri sui 70000 euro e quello di un palazzo pubblico di valore artistico e architettonico sui 500000 euro; visti gli alti costi vi erano state già in passato delle richieste di controlli sui lavori e sulla trasparenza degli appalti che, evidentemente, sono avvenute in ritardo causando la perdita di ingenti somme di denaro pubblico.

Carosi Domenica