One accusa: l'Italia ha ridotto l'assistenza ai Paesi poveri rispetto al 2005, quando a Gleneagles in Scozia i 7 Paesi più industrializzati si impegnarono ad aumentare i loro sforzi. Da allora solo il 61% della somma pattuita è andata all'Africa. Tra Canada, Giappone, Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania, l'Italia "dalle grandi promesse", è l'unica ad aver diminuito gli aiuti del 6%. Drummond, direttore esecutivo di One, vuole l'Italia fuori dal G7, perchè è giusto mettere in risalto paesi come Usa e Gb che hanno stanziato rispettivamente il 150% e il 93% dei fondi promessi. Di certo la crisi dell'euro non migliora la nostra posizione davanti a tutto il mondo, anzi, Tremonti con la sua politica dei tagli colpirà anche i già miseri fondi destinati alle campagne internazionali. La critica al Belpaese viene mossa anche da Gates, fondatore della Microsoft, nella lettera annuale della fondazione benefica, "Bill and Melinda Gates Fondation", che ha fatto una pagella riguardo l'impegno dei paesi ricchi a favore dei più poveri: se già prima del Governo Berlusconi eravamo tra i meno generosi, ora siamo considerato il Paese europeo piu tirchio!
Sembrano solo un eco lontano le parole del premier, pubblicate sul sito ufficiale del G8 di l'Aquila: "un mondo con meno povertà e disuguaglianza è anche un mondo più giusto, sicuro e stabile".
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