lunedì 3 maggio 2010

LEGA NORD-ITALIA: QUESTO MATRIMONIO NON S'HA DA FARE


C'è chi lo definisce un partito di estrema destra xenofobo e c'è chi invece ci vede la reincarnazione del vecchio partito comunista. Cos'è esattamente le Lega Nord? Non si sa esattamente, l'unica cosa certa è che ha una grande vocazione populista, camaleontica ed aggressiva. Ieri nel programma di Lucia Annunziata su RaiTre "In mezz'ora", era ospite il Ministro per la semplificazione On. Roberto Calderoli. Interrogato sulla possibilità o meno di partecipare alla cerimonia per i 150 anni dell'unità d'Italia, ha risposto: "No non andrò e non so dire con certezza se ci sarà un altro Ministro leghista - dice Calderoli - la celebrazione in se stessa ha poco senso, è inutile parlare di un Totem sapendo che ci sono differenze nel Paese, penso che il miglior modo per festeggiare sia realizzare l’unità d’Italia attraverso il federalismo". Fa specie sentir parlare di "celebrazioni con poco senso" proprio Calderoli, che più o meno un mese fà si è fatto riprendere mentre dava fuoco ad un muro composto da scatole con all'interno 375.000 tra leggi e regolamenti abrogati (per la cronaca, facendo un rapido calcolo dei giorni di governo effettivi significherebbe che il Ministro per la semplificazione ha abrogato 720 provvedimenti al giorno circa...permettetemi di avere dei forti dubbi). Ma si sa i leghisti sono allergici a qualsiasi argomento che ha per tema l'Italia e il tricolore, poi però non si capisce il motivo per cui si candidano alle elezioni politiche Italiane, si fanno eleggere al Parlamento Europeo per rappresentare l'Italia e soprattutto giurano come ministri, con una mano sulla Costituzione Italiana, di essere fedeli alla Repubblica Italiana. Da semplice movimento territoriale qual'era all'inizio degli anni 90', una Lega Nord sempre più affamata di potere si è trasformata in un vero e proprio partito nazionale in grado di sfondare la soglia del 8% alle elezioni politiche del 2008, dimostrandosi un prezioso e decisivo alleato del centro-destra. Primo partito in molte zone del Nord-Italia, ha iniziato ad espandersi verso Sud arrivando anche in Abruzzo, dove nella sola provincia di Teramo conta addirittura 7 sedi (Teramo, Campli, Alba Adriatica, Roseto, Atri, Silvi e Giulianova). Qual'è il senso di tutto ciò? Se la Lega ha deciso di arrivare in Abruzzo ed oltre dimostrando di avere ambizioni nazionali, perchè punta ancora all'indipendenza della Padania e sull'antico motto "Roma ladrona"? Per i vari Bossi, Calderoli, Maroni, Castelli, Borghezio, sarebbe venuto il momento di "maturare politicamente" e smetterla con questo sentimento seccessionista che in passato avrà portato anche voti, ma ormai ha fatto il suo tempo.
 

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