Ddl intercettazioni, accenno di censura

Il governo è ormai da tempo alle prese con la riforma della normativa sulle intercettazioni più volte invocata dal Premier. Il disegno di legge al vaglio proprio stasera della Commissione e poi delle Camere comporterà principalmente gravi limitazioni alla possibilità dei giornali di pubblicare atti di inchieste anche se non segretati, limitazioni all'utilizzo di registrazioni e riprese se non previamente autorizzate dall'interessato ( definita norma "D'Addario" perchè punisce con la reclusione sino a 4 anni colui che effettua registrazioni fraudolente, eccezioin fatta per i casi i cui siano realizzate per la sicurezza dello Stato, o per dirimere una controversia giudiziaria o amministrativa), modifica delle condizioni necessarie per disporre intercettazioni, della composizione dell'organo giudicante, dell'utilizzo delle intercettazioni per i parlamentari e per ecclesiastici.

Questi sono i punti principali della riforma che purtroppo penalizza in maniera pesante soprattutto la libertà di stampa. Ma cos'è la libertà di stampa? E' la possibilità di raccontare tutto ciò che succede, di riportare fatti veri, crimini compiuti e colpevoli impuniti consentendo una costante vigilanza dei cittadini sul loro territorio e sui loro rappresentanti. Se la nuova norma passerà tutto ciò subirà un grave colpo.

Il nodo centrale del Ddl è il divieto di dare notizie su qualsiasi atto anche non segreto fino alla fine dell’udienza preliminare.

Quali conseguenze comporterà? Fino al rinvio a giudizio, cioè al processo, sarà impossibile per gli organi di informazione mettere il lettore al corrente delle inchieste giudiziarie fino alla loro conclusione, tanto meno rendere conto delle intercettazioni, pena il carcere e ammende salatissime. Non si potrà scrivere su casi giudiziari scomodi come quelli che coinvolgono politici e pubblici funzionari corrotti. Se la legge fosse già in vigore ora non sapremmo niente, tanto per dirne una, dello scandalo degli appalti pilotati per i lavori del G8 che ha coinvolto il Capo della Protezione Civile e diversi esponenti del Governo.