Bertolaso, io e Bill abbiamo una Monica in comune

«Quando ho visto Clinton ad Haiti, mi era venuta voglia di fare una battuta che poi non ho fatto. Volevo dirgli: caro presidente, lei e io abbiamo un problema che si chiama Monica; però ho evitato di farla questa battuta perché, come vedremo, mentre io non credo di avere personalmente avuto problemi reali con questa Monica, lui probabilmente qualche piccolo problemuccio ce l’ha avuto». Questa l’imbarazzante esternazione di Bertolaso, capo della Protezione Civile italiana, nel corso della conferenza stampa tenutasi il 7 maggio a palazzo Chigi per chiarire la sua posizione nell’inchiesta che lo vede coinvolto nello scandalo degli appalti e dei presunti favori sessuali. (Il video intero è disponibile qui). Il ministro Frattini è corso fulmineamente ai ripari, dissociandosi con vigore dal linguaggio e dalle affermazioni di Bertolaso e rinnovando la completa stima e l’alta considerazione che il governo italiano nutre nei confronti dell’ex presidente americano Bill Clinton. Perfetto, però bisogna ricordare che Bertolaso non è nuovo a codeste infelici uscite. È ancora fresco il ricordo di quando, a seguito di una sua visita di tre giorni ad Haiti, colpita dal devastante terremoto, il nostro Guido nazionale commentò: «Ci sono enormi organizzazioni coinvolte e moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio». E aggiunse: «Si viene qui, si dà un po’ da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura». Anche allora Frattini dovette dissociarsi e confermare la piena fiducia del governo italiano nell’organizzazione statunitense del piano degli aiuti alla popolazione haitiana. In quel frangente, Hillary Clinton, vicepresidente degli Stati Uniti, durissima, definì le esternazioni del nostro sventurato «commenti da bar dello sport al lunedì mattina». Ci chiediamo cosa abbia pensato questa volta la Clinton di fronte alla nuova, elegantissima uscita di Bertolaso, e se questi siano davvero i rappresentanti che gli itali