ROMA - Oggi si è consumato in diretta il divorzio tra Fini e Berlusconi durante la riunione della Direzione nazionale del Pdl. Un confronto che si è presto trasformato in scontro non appena il Premier ha preso la parola dopo l'intervento del Presidente della Camera che ha esposto le sue pretese. Se ci fossero vincitori e vinti sicuramente potremmo dire che l'ha spuntata il Cavaliere con la sua dialettica coinvolgente ed il suo carisma riuscendo ad infiammare i presenti ed affossando l'ormai rivale. Durante la replica di Berlusconi l'ex leader di An, seduto in prima fila, ha perso le staffe e si è alzato in piedi per replicare all'invettiva gridando "non mi cacci" per rispondere all'invito a lasciare la Presidenza della Camera.
Quella che poteva essere l'occasione per una riconciliazione è diventata il terreno di una battaglia impari giocata tra il Pdl e Fini, perchè ormai queste sono le parti in contesa, non più solo i fondatori del partito, potendo Berlusconi contare sull'appoggio di quasi tutti i componenti della direzione nazionale del Pdl che ha da ultimo approvato un documento in suo sostegno con soltanto 11 voti contrari (i finiani) e un astenuto (Pisanu) su 172 aventi diritto.
Almeno in questa occasione il Premier sembra aver messo in scacco l'ex amico.