venerdì 30 aprile 2010

BELLO E' MAGRO!!

L'ultra magro non va più di moda. Il look con le ossa che sporgono, braccia e gambe sottili come stecchini, volto scarnito, pare giunto al capolinea. La prima a proporre il cambiamento è stata Alexandra Shulman, direttrice dell'edizione britannica di Vogue. In una lettera ai più famosi fashion designer ha chiesto che smettano di produrre abiti che può indossare solo una donna ai confini dell'anoressia. Il programma di fotoritocco oggi viene usato per far sembrare le modelle più grasse anzichè più magre. Con il termine "grasse" si intendono semplici ritocchi per un viso più in carne, un braccio più tonico e gambe più arrotondate. La Spagna ha iniziato una dura lotta all'anoressia vietando che sulle passerelle sfilino modelle troppo magre. Questo purtroppo è solo un piccolo passo poichè le regole sono in realtà dettate dall'industria mondiale della moda, che continua ad imporre canoni di donne e di bellezza che portano noi "comuni mortali" ad inseguirli, anche mettendo a rischio la nostra salute. I fashion designer hanno nelle loro mani il grande potere di imporre all'opinione pubblica il modello di bellezza che equivale a magrezza. Nonostante le accese polemiche dovute anche alla morte di molte modelle la corsa alla forma ideale non è terminata e lo dimostrano le indossatrici dal viso triste e scarnito che continuano a sfilare. L'epoca che stiamo vivendo è contrassegnata dalla condivisione e dall'esaltazione di passioni tristi. Il culto dell'immagine ha creato una generazione di schiavi che lasciano sempre meno spazio all'etica della ragione. Donne che ormai inseguono un'idea di bellezza irrealistica e penalizzante che elimina la femminilità di ognuna di noi, riducendoci a dei corpi senza forme:androgeni. In Italia, Birò Mode è stata una delle prime ad inserire sulle passerelle donne in carne che sfatano il mito: bello è magro; ma questo è solo un primo piccolo passo.
Ogni giorno la tv propone donne dal fisico mozzafiato che mettono in crisi tutte noi, sempre "troppo grasse" per poter piacere e piacersi.
Ma è davvero questo ciò che conta?
La felicità è avere una 38 o una 40?
 

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001.