
REGGIO CALABRIA – Osannato come un Dio da un centinaio di persone tra parenti, amici, conoscenti, giovani e bambini. Così è stato “reso omaggio” a Giovanni Tegano fuori dalla questura di Reggio Calabria mentre veniva trasferito in carccere dagli agenti della squadra mobile. Ma chi sarà mai costui per meritare una simile acclamazione?
Giovanni Tegano ( Reggio Calabria, 8 novembre 1939 ) è un criminale italiano. Tegano deve scontare una condanna all'ergastolo per omicidio ma è destinatario anche di una serie di provvedimenti restrittivi per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi ed altro. Il 13 luglio del 1995 erano state estese le ricerche in campo internazionale. Per gli investigatori Giovanni Tegano è ritenuto un boss di "alto spessore della 'ndrangheta". Le cosche contrapposte nella guerra di mafia durata dall'ottobre '85 all'estate del '91 erano da una parte i De Stefano, Tegano, Libri, Latella, Barreca, Paviglianiti, Zito, dall'altra Imerti, Saraceno, Condello, Fontana, Serraino, Rosmini. Furono uccise oltre seicento persone. La polizia lo ha arrestato lunedì, dopo 17 anni di latitanza, l’uomo, latitante dal 1993, era stato inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi d’italia dal ministro dell’interno.
E’ così che un uomo, che è stato il capo dell'omonima cosca della 'Ndangheta , condannato all’ergastolo per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso, diventa un “ eroe ” addirittura definito dalla folla come “ uomo di pace “.
"La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra." [Giovanni Falcone]