Afghanistan, arrestati tre medici di Emergency
Sono accusati di complotto contro il governatore
La polizia sostiene di aver trovato nell'ospedale munizioni e cinture esplosive
L'ospedale di Emergency a Lashkar Gah
KANDAHAR - Tre medici italiani sono stati arrestati a Lashkar Gah, nel Sud dell'Afghanistan, insieme ad altre sei persone del posto, con l'accusa (secondo quanto riporta l'agenzia Associated Press) di aver partecipato a un complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand. Ne dà notizia Emergency, precisando che l'arresto è stato effettuato dal contingente Nato-Isaf e dallla National Security afgana. Poco dopo però è arrivata la smentita da parte di fonti qualificate dello stesso comando Nato in Afghanistan, le quali affermano invece che l'operazione è stata condotta solo dai militari della National security afgana.
"Questa operazione - ha assicurato all'agenzia Ansa il portavoce ufficiale della Forza, il generale canadese Eric Trembley - è stata realizzata dalle forze di sicurezza afghane. Consiglio di rivolgersi a loro o all'ambasciata d'Italia per conoscerne i particolari". Ma Emergency insiste: "Al telefono di uno dei nostri ha risposto una persona che si è qualificata come un ufficiale dell'Isaf".
Le accuse del governo di Helmand. Nell'ospedale, secondo quanto riferito dalla polizia locale, sono state trovate munizioni e due cinture esplosive. Il portavoce della provincia di Helmand, Daud Ahmadi, ha spiegato che gli arrestati "potrebbero essere coinvolti nel favoreggiamento" di attacchi kamikaze. Ahmadi ha spiegato in una conferenza stampa che la cospirazione riguardava "una possibile visita futura del governatore Gulab Mangal all'ospedale di Laskargah". Secondo il portavoce, i nove avevano contatti con la leadership dei talebani che avrebbero pagato una forte somma per portare a buon fine il progetto. "Il gruppo - ha precisato infine - aveva riscosso 500.000 dollari".
La precisazione della Farnesina. Il ministero degli Esteri conferma la notizia degli arresti, aggiungendo che il ministro Franco Frattini sta seguendo gli sviluppi della vicenda in stretto raccordo con l'ambasciata italiana a Kabul e le autorità locali. In attesa di poter conoscere la dinamica dell'episodio e le motivazioni dei fermi, il governo italiano ribadisce la linea di assoluto rigore contro qualsiasi attività di sostegno diretto o indiretto al terrorismo, sia in Afghanistan così come altrove.
La Farnesina precisa tuttavia che "I medici italiani in stato di fermo lavoravano in una struttura umanitaria non riconducibile nè direttamente nè indirettamente alle attività finanziate dalla cooperazione italiana".
Il racconto di Emergency. "Uomini dei servizi segreti afghani e soldati dell'Isaf sono entrati nell'ospedale di Emergency e hanno prelevato quattro persone, tra le quali tre medici italiani - ha spiegato Maso Notarianni, responsabile della comunicazione per l'organizzazione di Gino Strada e direttore di Peacereporter - quando li abbiamo chiamati al cellulare, ha risposto un ufficiale inglese che non ha voluto dare spiegazioni di quanto accaduto, ci ha detto solo che stavano bene ma che non potevano parlare con noi. Per quanto ci riguarda, i medici sono stati sequestrati dall'Isaf".
"Inutile dire che il fatto che i nostri medici possano essere sospettati di ordire un complotto contro il governatore è assolutamente ridicolo", ha concluso Notarianni.
sabato 10 aprile 2010
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Afghanistan, arrestati tre medici di Emergency
Pubblicato da Redazione on sabato, aprile 10, 2010 · 0 commenti
Afghanistan, arrestati tre medici di Emergency
Sono accusati di complotto contro il governatore
La polizia sostiene di aver trovato nell'ospedale munizioni e cinture esplosive
L'ospedale di Emergency a Lashkar Gah
KANDAHAR - Tre medici italiani sono stati arrestati a Lashkar Gah, nel Sud dell'Afghanistan, insieme ad altre sei persone del posto, con l'accusa (secondo quanto riporta l'agenzia Associated Press) di aver partecipato a un complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand. Ne dà notizia Emergency, precisando che l'arresto è stato effettuato dal contingente Nato-Isaf e dallla National Security afgana. Poco dopo però è arrivata la smentita da parte di fonti qualificate dello stesso comando Nato in Afghanistan, le quali affermano invece che l'operazione è stata condotta solo dai militari della National security afgana.
"Questa operazione - ha assicurato all'agenzia Ansa il portavoce ufficiale della Forza, il generale canadese Eric Trembley - è stata realizzata dalle forze di sicurezza afghane. Consiglio di rivolgersi a loro o all'ambasciata d'Italia per conoscerne i particolari". Ma Emergency insiste: "Al telefono di uno dei nostri ha risposto una persona che si è qualificata come un ufficiale dell'Isaf".
Le accuse del governo di Helmand. Nell'ospedale, secondo quanto riferito dalla polizia locale, sono state trovate munizioni e due cinture esplosive. Il portavoce della provincia di Helmand, Daud Ahmadi, ha spiegato che gli arrestati "potrebbero essere coinvolti nel favoreggiamento" di attacchi kamikaze. Ahmadi ha spiegato in una conferenza stampa che la cospirazione riguardava "una possibile visita futura del governatore Gulab Mangal all'ospedale di Laskargah". Secondo il portavoce, i nove avevano contatti con la leadership dei talebani che avrebbero pagato una forte somma per portare a buon fine il progetto. "Il gruppo - ha precisato infine - aveva riscosso 500.000 dollari".
La precisazione della Farnesina. Il ministero degli Esteri conferma la notizia degli arresti, aggiungendo che il ministro Franco Frattini sta seguendo gli sviluppi della vicenda in stretto raccordo con l'ambasciata italiana a Kabul e le autorità locali. In attesa di poter conoscere la dinamica dell'episodio e le motivazioni dei fermi, il governo italiano ribadisce la linea di assoluto rigore contro qualsiasi attività di sostegno diretto o indiretto al terrorismo, sia in Afghanistan così come altrove.
La Farnesina precisa tuttavia che "I medici italiani in stato di fermo lavoravano in una struttura umanitaria non riconducibile nè direttamente nè indirettamente alle attività finanziate dalla cooperazione italiana".
Il racconto di Emergency. "Uomini dei servizi segreti afghani e soldati dell'Isaf sono entrati nell'ospedale di Emergency e hanno prelevato quattro persone, tra le quali tre medici italiani - ha spiegato Maso Notarianni, responsabile della comunicazione per l'organizzazione di Gino Strada e direttore di Peacereporter - quando li abbiamo chiamati al cellulare, ha risposto un ufficiale inglese che non ha voluto dare spiegazioni di quanto accaduto, ci ha detto solo che stavano bene ma che non potevano parlare con noi. Per quanto ci riguarda, i medici sono stati sequestrati dall'Isaf".
"Inutile dire che il fatto che i nostri medici possano essere sospettati di ordire un complotto contro il governatore è assolutamente ridicolo", ha concluso Notarianni.
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