La Juventus, o meglio il suo nuovo presidente Andrea Agnelli, rampollo assennato della stirpe meccanica FIAT, ha scelto Luigi Del Neri per la rinascita, non solo tecnica, ma anche spirituale della formazione torinese. Non so fino a che punto possa essere considerata una scelta azzeccata, ai posteri l’ardua sentenza, quello che so è che i teramani di sangue bianconero accoglieranno con simpatia l’avvento del tecnico di Aquileia sulla panchina della propria, amatissima squadra. Non arroventatevi le cervella. Pochi tifosi, infatti, sono a conoscenza della gavetta dell’allenatore friulano, e ancor meno fanatici ricordano il passato teramano di Gigi Del Neri. Nella oramai lontana stagione 90/91 l’attuale mister blucerchiato sedeva sulla panchina del Teramo Calcio ottenendo, nel campionato dell’allora C2, un onorevole terzo posto. Ora, a distanza di venti frenetici anni, grazie anche al polverone mediatico e giudiziario di Calciopoli, che proprio in questi giorni il massimo colpevole tenta inutilmente di riesumare, i destini della società bianconera e quella di Del Neri convergono come le sorti di una profezia celata, scongiurata e custodita negli spogliatoi del vecchio stadio Comunale di Teramo. Del Neri, dopo il miracolo architettato qualche stagione fa con il Chievo Verona, è balzato agli onori della cronaca calcistica non solo per aver condotto il club clivense dalla serie B ai massimi vertici del campionato nazionale, ma per essere diventato allenatore di squadre blasonate come il Porto, allora campione d’Europa, e la Roma. Le difficoltà incontrate nel gestire questi ambienti più esigenti hanno portato il coach friulano a ripiegare prima sul Palermo, poi ancora a Verona con il Chievo, e per finire, all’inizio della passata stagione, a Bergamo a guida dell’Atalanta. Nel giugno del 2009 passa alla corte del petroliere Garrone che lo incarica di dirigere gli allenamenti della Sampdoria, una delle squadre di Genova. La squadra blucerchiata vive un’ottima stagione e, sorretta dai virtuosismi dell’istrionico Cassano e dalle segnature di Pazzini, bomber affidabile che vestirà la maglia azzurra in Sudafrica, arriva a conquistare, Palermo permettendo, il quarto posto valido per la Champions League. E’ notizia odierna che l’Homo Novus Del Neri, un po’ come Gaio Mario, prenderà le redini del risorgimento bianconero. Sarà il condottiero carismatico e abile che i tifosi aspettano? Non ne ho idea. Tra un dubbio e l’altro cingo stretto il Vate di Setubal, cercando così di esorcizzare le sirene lusinghiere che si propagano da Madrid.
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