"Draquila-L'Italia che trema" è un documentario realizzato da Sabina Guzzanti sul terremoto del 06 Aprile 2009 all'Aquila che sta scatenando numerose polemiche. Il film, che debutterà al Festival di Cannes, infatti è stato aspramente criticato dal Governo che a suo dire "offende l'Italia": il Ministro della Cultura Bondi ha declinato l'invito di partecipare al Festival asserendo che "la partecipazione di una pellicola di propaganda come Draquila offende la verità e l'intero popolo italiano", mentre il Ministro del Turismo Brambilla "si riserva di vedere Draquila e di dare mandato all'avvocatura dello Stato per gli eventuali danni che il film possa arrecare all'immagine dell'Italia". Reazioni esagerate per un semplice documentario a cui comunque gli unici a poter dare un giudizio serio saranno gli stessi cittadini dell'Aquila, che sono state vittime del terremoto e che stanno vivendo giorno per giorno le fasi della ricostruzione della città.
Come nasce il documentario? Qui di seguito le parole di Sabina Guzzanti riprese dal sito del film.
"Una mia amica giornalista un giorno mi dice di aver conosciuto un signore che racconta storie stranissime su L’Aquila e che gli aveva detto di parlare con me perchè questo è il genere di cose che mi interessano. Non aveva torto. Era luglio, a breve sarebbe iniziato il G8 ed ero decisa a incontrare il signore in questione. Ma in quei giorni la città era sotto assedio e andarci significava farsi fermare dai militari ogni tre metri. Quindi me la prendo comoda, avrei aspettato che i giorni dei grandi della terra fossero passati. Qualche tempo dopo, alla fine di uno spettacolo, io e due amiche ci rimettiamo in marcia verso L’Aquila partendo da Arezzo. Il signore che avrebbe detto delle cose che mi avrebbero impressionato, era di casa in un campo autogestito. È stata una serata bellissima, io lì in mezzo a loro, alcuni ragazzi mi hanno offerto l’imitazione di un loro professore in cambio di un Berlusconi. Poi il clima goliardico della serata è andato sfumando e hanno iniziato a dare spazio ai loro pensieri. La cosa che mi ha colpito è che tutti avevano un’adorazione e una gratitudine sconfinata per i volontari e i vigili del fuoco mentre nei confronti dei dirigenti della della Protezione Civile era diffuso un sentimento di diffidenza e di paura.
Ho cominciato ad osservare quello che succedeva. C’era una popolazione per lo più di anziani e una buona parte di famiglie affrante sì, ma convinta che nella disgrazia non gli poteva andare meglio. E una popolazione che mugugnava impaurita e sospettosa. Qualcuno di questi partecipava a comitati cittadini e si affannava a parlare nel vuoto. Alcuni dei ribelli dicevano che all'Aquila si sta facendo un esperimento e che quello che succede qui è quello che vogliono che succeda in tutta Italia. Mi sono fatta suggestionare e ho provato l’emozione di scoprire dal vivo quello che tutta Italia oggi sta scoprendo sui giornali. Quello che venivo a sapere sulla Protezione Civile mi sembrava enorme, incredibile. Abbiamo preso atto dell’esistenza di uno stato parallelo che stava crescendo senza che nessuno ne sapesse niente. Si parla molto della censura dell’informazione in Italia. Ebbene la censura copre operazioni come questa. La censura è la costante minaccia della perdita del lavoro per chiunque esprima dissenso. Come mai gli italiani votano Berlusconi? La violenza della propaganda, l’impotenza dei cittadini, l’economia e i rapporti di forza fondati sull’illegalità e una catastrofe: il terremoto che ha annientato la città de L’Aquila per raccontare come è stata piegata la giovane democrazia italiana."
Dopo che sarà trasmesso al Festival di Cannes, il documentario uscirà in tutte la sale italiane, o perlomeno in quasi tutte. Infatti non ci sono in programma proiezioni nè nella provincia di Teramo nè tantomeno nella provincia di Pescara, mentre potrà essere visto a Chieti (al Multiplex Giometti) e naturalmente all'Aquila (al Movieplex).
commenti
1 Responses to "Draquila: l'Italia che trema (il Governo anche)"8 maggio 2010 alle ore 15:19
voci di corridoio dicono che al momento è in dubbio anche la proiezione a l'aquila.. ovviamente si spera che restino solo voci errate..
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